Portare a spasso il nostro amico a quattro zampe può rivelarsi molto più che una rilassante boccata d’aria se scegliamo una meta suggestiva e storicamente interessante come Castelfranco Veneto.

L’elemento che più caratterizza questa “città murata” è il castello medievale, che ne racchiude il centro storico. Difeso da mura molto alte di mattoni rossi (conservate quasi integralmente) comprende sei torri, quattro delle quali sui vertici della base quadrata di 232 m di lato, una sulla mediana sud (verso Padova), trasformata in campanile del Duomo, l’altra ad est (verso Treviso). Da un disegno conservato presso la Biblioteca Comunale si notano in totale sette torri di cui l’ultima, in direzione Cittadella, è stata abbattuta. Ed è proprio questo storico perimetro che consigliamo al nostro lettore di percorrere, indietreggiando nel tempo fino alle origini del nome della storica cittadina che si ricollega al castello ‘franco’, esente cioè da imposte per i suoi primi abitanti-difensori.

Consigliabile visitare Castelfranco durante il palio e la Festa dei borghi (Quest’anno rinviato a causa dell’emergenza Covid) che si svolge in costume d’epoca e ricorda la costruzione del castello cittadino. Ciò avviene nel 1195, quando il comune di Treviso, da poco formatosi, sente la necessità di erigere una fortezza al confine con le rivali Padova e Vicenza, in un’area dove il fiume Muson rappresenta l’unica effimera demarcazione naturale.

Il luogo prescelto è, inoltre, in una zona strategica: sulla sponda orientale del corso d’acqua, prossimo alla confluenza tra le vie Postumia e Aurelia e in posizione centrale tra i fortilizi signorili di Castello di Godego e Treville e vescovili di Riese e Resana. Cosa piuttosto peculiare, la popolazione “franca” non è formata da soldati, ma da liberi cittadini che, stabilendovisi, possono godere dell’esenzione da ogni imposta.

Nel 1246 la città passa ad Ezzelino III da Romano che la fortifica ulteriormente con due gironi e una torre sul lato Sud, poi a Cangrande della Scala, signore di Verona e quindi alla Serenissima sotto il cui dominio vive il suo periodo più florido. In quegli anni Castelfranco diviene famosa per i commerci e sede di un antico mercato di granaglie e bestiame, attivo sino alla metà del secolo scorso.

E’ sede di podesteria veneziana (dal 1339 al 1797), patria di uomini di scienza (Jacopo, Giordano e Vincenzo Riccati), di architetti (Francesco Maria Preti) e musicisti (Agostino Steffani). Ciò che la rende universalmente nota è l’aver dato i natali a una delle figure più straordinarie ed enigmatiche della storia della pittura: Giorgione (1478-1510). Di questo artista la fortezza racchiude due gemme preziose tra le poche riconosciutegli: il Fregio di Casa Marta-Pellizzari e la celeberrima Pala del Duomo di S. Liberale.