Facciamolo strano

Basta che non sia noiosamente “normale”. Oggi il matrimonio va di moda “alternativo”. C’è chi si sposa sott’acqua, chi al gelo, chi “in compagnia” e chi per finta. Ma con tanto di eco mediatica (che fa più rumore di una bomba)

Dimenticatevi il matrimonio classico. Quello davanti all’altare. O alla scrivania impiallacciata del comune col sindaco o l’assessora con la fascia-coccarda. Oggi il matrimonio funziona se è alternativo. Oppure finto. Un pelo curiosi? Sì, dai. Scherziamoci su. E andiamo in disordine partendo da M&S.

M&S. M&S sono le iniziali dei nomi di battesimo di due personaggini che – incredibilmente, se fossimo in una società dotata di normale buon senso – si sono guadagnati un posto nei media accanto all’assedio di Kiev.

Come hanno fatto a ricevere tanta attenzione? Hanno fatto finta di sposarsi.

Si sono vestiti a festa – lui sopra la panza forse contenuta da una pancera indossava il solito doppiopetto sartoriale azzurroblu, lei un abito bianco polvere che, grazie all’acconciatura da chignon&pregiudizio, la faceva sembrare una meringa alla panna montata -, hanno invitato una sessantina di esponenti geriatrici della politica, hanno ricoperto di fiori candidi come il borotalco un giardino e davanti a una tortatorredipanna leggermente pendente “si sono scambiati le promesse”, o almeno questo è quello che hanno riferito i comunicati stampa.

Al matrimonio finto era presente anche un ex leader politico che, reduce da una figura di cacca polacca, era stato individuato dallo sposo come il migliore.

I dettagli delle nozze non sono interessati a nessuno. Quello che ha fatto scuolaguida è che il finto matrimonio ha sdoganato la finzione dello sposarsi. E quindi il fatto che la celebrazione-si-fa-dire abbia avuto la stessa eco delle bombe su Mariupol è da considerarsi evento storico.

Da oggi – il precedente è lustrino – sposarsi per finta si può. Ed è di tendenza, soprattutto se lo sposo è over 80 e la sposa ha 53 anni di meno e potrebbe anagraficamente essere una bisnipote.

C&J. Chris e Janet Wright sono stati meno audaci. Per sposarsi sono andati sott’acqua. A 12 metri di profondità. Entrambi esperti sub, per il fatidico sì hanno indossato abiti da cerimonia, pinne (col tacco, lei…scherzo), maschere e boccaglio. Al momento dello scambio delle fedi, queste sono cadute in acqua. Scherzo. Ma sarebbe potuto succedere.

T&S. Torsten e Sarah hanno optato per un matrimonio ossimoro. I due cuorecaldo hanno scelto per la location di nozze una delle grotte più fredde del pianeta: quella di Juneau, nel Mendenhall Glacier, regione dell’Alaska. Sembra che al ricevimento tutto sia filato liscio come il ghiaccio su cui stavano i due sposi, ma uno degli invitati si è lamentato di aver avuto i piedi un po’ freddi.

J&B&A. A proposito di matrimoni alternativi, o stravaganti, o improbabili ma probabilissimi, diamo conto di uno sposalizio “affollato”. A Uthai Thani, Thailandia, Jake, 29 anni, Bell, 21, e Art, 26 – maschi tutti – si sono detti “Sì lo voglio”, in quello che è considerato il primo matrimonio omosessuale a tre. Vi immaginate il casino? Jake che dice sì a Bell che dice sì ad Art che dice sì a Jake, che dice sì anche a…Più che un sacerdote o un ufficiale matrimoniale in quel caso ci voleva un contabile che crocettasse su un foglio Excel i sì incrociati.

Altri esempi? La cronaca ne è piena. Ma forse non è il caso di proporre le stravaganze di chi si è sposato vestito da Superman o da Harry Potter, di chi ha costretto gli invitati a tatuarsi sul braccio i nomi dei due sposi, dei due che si sono cambiati le fedi mentre i cavalli su cui stavano in arcioni andavano al galoppo, di chi ha scelto il matrimonio last-minute e prima della cerimonia ha mandato un whatsapp a tutti i parenti scrivendo: “Noi ci sposiamo tra un quarto d’ora. Siete invitati. Sbrigatevi”. O di chi si è sposato online ed è stato cuoricinato virtualmente anziché ricevere un pugno di riso sulla nuca.

E comunque, per l’altra cronaca, voi di che matrimonio siete?

Jessica Donisi