Le case improbabili

La fantasia tra le pareti. Viaggio tra le case improbabili

“Casa dolce casa…” a sentire queste parole, le più classiche, sul luogo dove viviamo, viene da pensare alla più tradizionale delle abitazioni.

Nel mondo ci sono però persone che vivono in luoghi davvero strani, tanto da non sembrare “dolci” e in molti casi tantomeno “casa”. Ecco dunque la rassegna delle abitazioni più strampalate del mondo.

Cubic Houses: letteralmente “case cubo”, si trovano in Olanda e nascono da un’idea dell’architetto Piet Blom, che tra il 1975 ed il 1984 ne erige 21 ad Helmond, nel sud del paese, e ben 39 nella più conosciuta Rotterdam. La differenza tra i due complessi risiede unicamente nel colore delle facciate, marrone per il primo e giallo per il secondo, mentre gli interni, costruiti su

ben tre piani, sono pressoché identici. Vi si accede tramite una colonna di cemento, che nell’idea di Blom doveva simboleggiare il tronco di un ipotetico albero, la cui chioma fosse rappresentata dal resto della casa (il cubo per l’appunto). I tre piani da cui quest’ultimo è formato sono così suddivisi: il primo è la zona giorno, il secondo quella notte, mentre il terzo può essere usato sia come secondo salotto sia come seconda camera. Tutto questo è particolarmente sorprendente, perché nonostante i 100 metri quadri disponibili, l’angolazione permette l’utilizzo di solamente un quarto di questa superficie. Sconsigliata ai claustrofobici!

Toy Box Tiny House: Se per voi stare a casa è una tappa forzata tra un viaggio e l’altro, potreste essere interessati ad acquistare questi (ben?) 13 metri quadri su ruote, una sorta di roulotte “potenziata” con tutte le necessità per poterci abitare, inclusiva di fornelli, frigorifero, bagno e persino doccia. Il tutto viene costruito con materiali eco-friendly, (del resto chi se non unamante della natura potrebbe vivere in questo ristrettissimo spazio?) e il prezzo finale è inferiore a quello di molte auto: ben 31 mila euro per un’abitazione che, per quanto minimale, ci permette di vivere praticamente ovunque desideriamo. Se pensiamo che ad Hong Kong appartamenti della stessa superficie sono venduti a mezzo milione di euro, non sembra poi una cattiva offerta…

Il villaggio di Uchisar: “la Matera turca” è un villaggio (originariamente) in Cappadocia scavato interamente nella roccia a 1200m s.l.m., in un picco di tufo in cima al quale è stato edificato anche un castello, pure quello totalmente mimetizzato con il territorio e capace di ospitare fino a mille persone. Ed esattamente come a Matera, con l’avvento del turismo molte di queste grotte artificiali sono state adibite ad Hotel, B&B e case in affitto, per poter- si godere un’esperienza unica vivendo all’interno della montagna.

Boat House: Ci troviamo a Banda Aceh, uno degli epicentri del devastante tsunami del 24 dicembre 2004. Qui Abasiah, un residente del luogo, riuscì miracolosamente a mettersi in salvo salendo su una piccola barca insieme ad altre 58 persone; bene, ora immaginate lo stupore del povero Abasiah quando, ritiratesi le acque, si ritrovò esattamente so- pra il tetto di casa propria, ora sovrastato dalla barca che lo ha salvato e che ora è diventata parte integrante dell’edificio, un amaro monumento di ciò che accadde in quel tragico giorno.

Casa di porcellana: sebbene non abbia più alcuna funzione abitativa (è infatti un museo) questo edificio situato a Tianjin, a sud est di Pechino, era troppo iconico per non essere incluso in questa lista. Originariamente una casa coloniale in stile francese, nel 2002 Zhang Lianzhi, un businessman cinese, la acquistò per soli 30 milioni di yen (circa 4 milioni di euro) per ricoprirla di vasi di porcellana, con l’intento di promuovere la cultura cinese. Furono usati più di 15 mila pezzi di porcellana tra vasi e sculture, alcuni dei quali risalenti addirittura alla dinastia Jin (collocata tra il 265 d.C. e il 420 d.C.), per decorare sia gli esterni che gli interni, con un risultato che è a dir poco mozzafiato. Il tutto ha anche avuto il suo costo, basti pensare che oggi l’intero edificio è valutato 9.8 miliardi di yen, quasi un miliardo e 230 milioni di euro.

Contea Hobbit in Abruzzo: I più assidui frequentatori social magari lo sapranno già, i più assidui fan del Signore degli Anelli sicuramente; in Abruzzo sta sorgendo una replica della Contea, il luogo dove nell’opera di J.R.R. Tolkien risiedono gli hobbit, creature gentili e dedite agli ozi e ai piaceri della vita. Per pubblicizzarsi e ricevere più donazioni, Nicolas Gentile, l’ideatore del progetto, è partito a piedi con altri otto amici per gettare un anello nel Vesuvio. Tutti rigorosamente vestiti come gli originali componenti della compagnia dell’anello, il gruppo che accompagna il protagonista Frodo nella sua epica missione. Una follia che gli è valsa l’attenzione della stampa internazionale, inclusi New York Times e Guardian, nonché degli attori dei film, che insieme hanno dato la spinta necessaria per far decollare il progetto.Ora potremo assistere (ed abitare, sebbene non ci saranno abitazioni private) a una perfetta replica delle case Hobbit, che avranno gli interni uguali a quelli descritti nei romanzi, ed all’esterno saranno ricoperte di terra, esattamente come da copione.

Da Vinci Tower: dalle stalle alle stelle, passiamo dalla placida contea all’italiana ai grattacieli più alti. E ce n’è uno, a Dubai, che richiama il nostro paese sia per le origini del suo architetto David Fisher, sia per il nome. La particolarità di questa struttura unica alta 420 metri e composta da 80 piani, è che ognuno di questi (prefabbricato in Italia e assemblato sul posto) ruota costantemente di 360 gradi, un giro ogni 90 minuti per evitare che un movimento troppo veloce comprometta la comodità dei suoi inquilini; inoltre, saranno proprio questi a regolare la rotazione del proprio piano, determinando forme del palazzo sempre differenti. L’ultima chicca è la totale auto sostenibilità della struttura, che grazie ad un complesso di impianti sia eolici che fotovoltaici sarà non solo in grado di provvedere al consumo interno, ma produrrà abbastanza energia da venderla; risultato notevole contando che all’interno saranno presenti alberghi a sei stelle e mega ville anche da 1500 metri quadrati l’una, con addirittura un ascensore per l’auto, che sarà parcheggiata al piano di residenza.

Fabrizio Hagiu