Vazzola è un importante comune della marca: posto al centro della pianura e circondato dai colli, è attraversato dal Monticano (affluente del Livenza), al quale confluisce il fiume Favero.
Confina con i comuni di Fontanelle, S. Polo, Cimadolmo, Mareno di Piave e Codognè ed è costituito dalle frazioni di Visnà e Tezze.
La prima, il cui nome deriva da “Vicinia” o “Vicus” (in francese “Visiné o Visné” e in latino “Vicinalis”, cioè “giurisdizione di una città o di un borgo”), nell’antichità formava parte del settimo centenario, uno degli otto in cui era diviso il territorio di Conegliano dove si facevano gli estimi e si riscuotevano le tasse. Tezze, invece, deriva dal toponimo “attegiae” e poi “tiede”, col significato di fienile, tettoia, barchessa, luogo di ricovero attrezzi o posteggio cavalli.

Vazzola vanta una forte produzione viticola. Il territorio rientra nella D.O.C. Piave e produce pregiati vini bianchi e rossi come il Cabernet, il Merlot e il Raboso Piave, tutelato dalla Confraternita del Raboso. Nel comune ci sono una ventina di aziende vinicole e due Cantine Sociali. Vazzola, inoltre, ha esportato in tutto il mondo la famosa “Bellussera”, particolare forma di allevamento della vite scoperta tra il 1850 e il 1900 dai fratelli Bellussi insieme al rimedio contro la peronospora.

Non è da meno la produzione della grappa, di lunga tradizione: dalla grappa fatta in casa, distillata goccia a goccia con la “caliera” (alambicco), fino alla più grande distilleria del Nord Italia.

Vazzola offre un bellissimo paesaggio naturale: un percorso ecologico-sportivo-culturale, che attraversa strade poco trafficate, permette di visitare luoghi caratteristici, come il Parco Rossi, Borgo Malanotte, il Torrente Piavesella, le Vare, Via Cati, il vecchio mulino Favero, Via Monticano, casa “Marchetot”,  e di vedere siepi centenarie e alberi secolari, come la sofora nipponica e la “pisoera”.

Tra le manifestazioni vazzolesi più celebri ci sono il “Giugno Vazzolese” e il “Palio di San Gregorio”, a Tezze, l’ultima domenica di maggio. Realizzato per la prima volta nel 1985, il Palio rispolvera le antiche gesta cavalleresche legate alle tradizioni medioevali: è disputato tra 24 cavalieri della Vallata del Piave e prevede una sfilata in costume d’epoca.