CombinAzioni festival, tra gli ospiti Eugenio in Via Di Gioia, Fabrizio Barca, Cristina Donà, Marta Ottaviani e Mario Perrotta

30 appuntamenti dal 7 al 17 settembre al festival che avrà la connotazione di un laboratorio sulla libertà

MONTEBELLUNA – “Per ogni persona libertà è parola vitale, anche se il suo significato cambia nel tempo e nello spazio. Le nostre società la considerano un fondamento, l’elisir più prezioso, indispensabile per la realizzazione delle persone e la crescita delle comunità – spiegano dall’associazione CombinAzioni alla vigilia dell’atteso Festival -. Cos’è e a cosa serve la libertà oggi? È l’interrogativo centrale, sfidante e scomodo della nona edizione di CombinAzioni festival, per comprendere anche come si possono aprire nuovi spazi di libertà, come si difendono e si godono quelli acquisiti”.

Il titolo dell’edizione 2023 fa appello a un’opera senza tempo come la Divina Commedia di Dante, per ritrovare il significato profondo della libertà. “Libertà va cercando, ch’è sì cara” sono i versi pronunciati da Virgilio davanti al custode del Purgatorio e raccontano la ricerca del poeta verso una libertà dello spirito. Trovare un nuovo rapporto tra libertà soggettiva e organizzazione sociale è una delle sfide più forti, sul crinale stretto tra libertà e sicurezza, messo alla prova da due grandi shock globali come la pandemia e la guerra in Ucraina. Il festival vuol essere anche un invito a vivere spazi di libertà, di gioco e disobbedienza, a camminare fuori dal solco e dalle gabbie invisibili della vita contemporanea, tra infodemia, disuguaglianze e un mondo del lavoro da reinventare.

“Il progetto della modernità, fondato sulla razionalità della tecnica e del diritto, ha modellato per due secoli la civiltà liberale e ha iniziato a scricchiolare quando ha smesso di mantenere la promessa di benessere – proseguono dall’associazione CombinAzioni -. Mentre per la prima volta da decenni il numero di esseri umani liberi sta diminuendo e la Cina esprime un nuovo modello, dove la crescita economica e sociale non è correlata ad un maggior grado di libertà, anche in occidente i diritti formalmente riconosciuti e la ricchezza diffusa non sono garanzia automatica di libertà”.

Montebelluna, Trevignano, Volpago del Montello e Crocetta del Montello ospitano gli appuntamenti nei luoghi della cultura, spazi ibridi e in angoli di un paesaggio palcoscenico: piazze, musei e teatri, parchi e ambienti naturali, aziende, luoghi abbandonati e recuperati. A sostenere il festival, inserito nel network RetEventi Cultura Veneto 2023 promosso dalla Regione del Veneto, patrocinato da Provincia di Treviso e Consorzio del Bosco Montello, è un’articolata rete di partner nazionali e locali, pubblici e privati, che hanno co-progettato il programma insieme all’associazione CombinAzioni. La rete si compone quest’anno di 50 protagonisti: Comuni, scuole, università, festival, istituzioni culturali, associazioni, cooperative, fondazioni, imprese ed enti del terzo settore che hanno accolto e sostenuto la proposta di essere protagonisti di un territorio e contribuire a renderlo terreno fertile, in un dialogo tra persone e idee che dura tutto l’anno.

Il programma tra pensiero, arte ed esperienza
Con 30 appuntamenti e oltre 30 ospiti, il festival accompagna ad esplorare l’idea e la pratica della libertà. Convoca artisti, pensatori e testimoni per interrogarli su un’esperienza tanto essenziale quanto enigmatica, ovvero quella del cercare di essere liberi. Con incontri, dialoghi, spettacoli di danza e teatro, film, concerti, passeggiate ed esperienze partecipate in cui il pubblico potrà sperimentarsi in prima persona, il programma propone uno sguardo sul mondo e un’attenzione alle nostre libertà, personali e collettive. La cifra trasversale, capace di incrociare linguaggi e prospettive diverse attorno a temi fondamentali dell’agenda contemporanea per connetterli ai bisogni e alle eccellenze del territorio trevigiano, si conferma anche nella nona edizione.

– L’equilibrio tra libertà personale e bisogni collettivi è un filo rosso che attraversa molti incontri, per esplorare lo stato di salute della democrazia, nuovi modelli di sviluppo, migrazioni, disobbedienza civile, diversità e uguaglianza.

Ad aprire il festival, giovedì 7 settembre nella cornice di villa Loredan a Volpago del Montello, saranno due ospiti d’eccezione: Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis, autore di un libro sull’idea della libertà, e Marta Ottaviani, giornalista freelance tra le massime esperte in Italia di Turchia e Russia. Una società può stare bene rinunciando alla libertà? A partire da questa domanda provocatoria si svilupperà il loro dialogo sulle democrazie illiberali, la libertà di pensiero e la manipolazione dell’opinione pubblica.

Domenica 10 settembre il parco di villa Binetti a Montebelluna ospita un incontro su uno dei grandi temi del nostro tempo, ovvero la libertà di muoversi, spostarsi, migrare. La riflessione con i giornalisti Valerio Calzolaio, già sottosegretario al Ministero dell’Ambiente ed ex-consulente ONU, e Arianna Poletti, giovane giornalista freelance che vive in Tunisia, è organizzata insieme alla Cooperativa Una Casa per l’Uomo.

Anche il cinema darà un contributo ad aprire finestre sul mondo: mercoledì 13 settembre al Cineluna, arena cinematografica all’aperto del Cinema Italia Eden di Montebelluna, verrà proiettato il film documentario “Be my voice” della regista iraniana Nahid Persson, vincitore del Premio del Pubblico al Pordenone Docs Fest 2022. Il documentario racconta una donna, un popolo, una scelta; è la storia di Masih Alinejad, giornalista e attivista, diventata la voce delle donne iraniane nelle battaglie di civiltà. A seguire, l’attivista Rayhane Tabrizi, tra le rappresentanti dei dissidenti iraniani in Italia, incontrerà il pubblico. I gesti di attivisti che coinvolgono opere d’arte, musei e statue simbolo del passato coloniale europeo sono stati lo spunto per l’incontro di giovedì 14 settembre al Museo Civico di Montebelluna. In un dialogo sulla libertà di dissenso tra Ester Goffi, militante ambientalista di Ultima Generazione, e Nicole Moolhuijsen, una ricercatrice in studi museali che collabora con istituzioni di tutta Europa, ci chiederemo perché le proteste che puntano l’attenzione sui grandi problemi del pianeta coinvolgono il patrimonio culturale e se queste azioni di disobbedienza civile hanno efficacia per promuovere cambiamenti.

Lo stesso giorno, nel parco di villa Pontello a Crocetta del Montello, arriva Fabrizio Barca, tra i nomi più attesi dell’edizione 2023: ex-ministro per la Coesione Territoriale nel governo Monti, attualmente coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità. A lui è affidata la riflessione sul rapporto tra uguaglianza e libertà, sul modo in cui le disuguaglianze ancor oggi rappresentano ostacoli che impediscono il “pieno sviluppo della persona umana”. L’incontro, introdotto da Alessandro Franceschini, presidente di Altromercato, è anticipazione del festival 4passi, promosso dalla Cooperativa Pace e Sviluppo a Treviso.

– Il futuro del lavoro è un’altra pista: un viaggio tra l’illusione del lavoro e il bisogno di senso, passando dalle opportunità sociali ed economiche della parità di genere.

Lunedì 11 settembre la collaborazione con Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna porta a Montebelluna l’economista Azzurra Rinaldi, docente all’Università di Roma Unitelma Sapienza e attivista, che affronta il tema dell’equità di genere a partire dall’emancipazione economica e dalla libertà dagli stereotipi nel mondo del lavoro, evidenziando le opportunità dell’equità. A seguire, alcune aziende trevigiane (Open Serramenti, SolidFactory e IMI XR Academy Impresa Sociale) testimonieranno come anche l’imprenditoria stia effettuando cambiamenti nella cultura aziendale per incentivare la parità di genere.

Si può essere veramente liberi quando si è costretti a vivere per lavorare? Da questo interrogativo centrale, la sociologa Francesca Coin (Università della Svizzera Italiana) e l’economista Vittorio Pelligra (Università di Cagliari), grandi conoscitori del mondo del lavoro, affrontano il tema delicato e molto discusso del rapporto tra lavoro e libertà, anche a partire dal fenomeno delle grandi dimissioni. Con loro l’appuntamento, realizzato in collaborazione con il Festival Nazionale dell’Economia Civile, è per venerdì 15 settembre a Montebelluna, nel cortile degli Studi Professionali Integrati.

Nella stessa giornata, è il teatro a chiedersi quale ruolo ha il lavoro nelle nostre vite, in un Paese come l’Italia, una Repubblica fondata sul lavoro, come recita l’articolo 1 della Costituzione. Una conversazione originale sul lavoro, la vocazione, i soldi, il tempo di vita e di lavoro, sulla disperazione: “Solo quando lavoro sono felice” è il titolo dello spettacolo portato in scena nel giardino dell’Agenzia Generali di Montebelluna dai giovani attori Lorenzo Maragoni (campione nazionale italiano di poetry slam) e Niccolò Fettarappa.

– Le ultime scoperte delle neuroscienze, l’intelligenza artificiale, infodemia e libertà di informazione sono altri tre scenari significativi proposti dal programma.

Sabato 16 settembre in Biblioteca a Montebelluna parleremo del legame complesso tra libertà e intelligenza artificiale. Secondo lo storico Harari, il dominio degli algoritmi può mettere in crisi l’idea stessa di libertà individuale. Con Stefano Quintarelli, imprenditore informatico, ideatore di SPID e membro del Gruppo di esperti della Commissione UE per l’Intelligenza Artificiale, e Andrea Loreggia, ricercatore all’Università di Brescia, il festival apre alla riflessione sull’impatto sociale ed economico dell’intelligenza artificiale, privacy e interazione tra tecnologia e diritti umani.

Nel pomeriggio, sempre la Biblioteca di Montebelluna ospita il giornalista Carlo Verdelli, una delle voci più autorevoli del giornalismo italiano, ex-direttore di “Repubblica”, “Vanity Fair” e “La Gazzetta dello Sport”, attuale direttore di “Oggi”. Intervistato da Daniele Ferrazza, parlerà di libertà di informazione e di stampa, principi tanto fondamentali quanto minacciati, alla luce di dinamiche globali che ne stanno mutando le caratteristiche, come la rivoluzione digitale, le cosiddette fake news e l’esplosione delle fonti di informazione.

All’evoluzione delle neuroscienze il festival si affida per domandare quali siano i margini della libertà entro i processi biologici della mente. Nell’appuntamento di chiusura, domenica 17 settembre nel parco di Ca’ Bressa, nuova sede-gioiello della biblioteca di Volpago del Montello, il pubblico è coinvolto nella discussione ancora aperta sul libero arbitrio, uno dei misteri più antichi e affascinanti del pensiero umano, con la partecipazione del filosofo Andrea Lavazza, docente di Neuroetica all’Università di Milano, e del neuroscienziato Pietro Pietrini, che studia le basi cerebrali delle funzioni cognitive, delle emozioni e del comportamento umano.

– Teatro, danza, performance, musica e cinema sono occasioni per liberare la creatività, dare spazio al desiderio e alle emozioni intense che libertà negate e vissute suscitano sempre, esplorare il rapporto tra limite e libertà e il percorso di autodeterminazione.

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, il festival dedica una serata al grande scrittore, autore – con “Il visconte dimezzato”, “Il barone rampante” e “Il cavaliere inesistente” – di una trilogia di romanzi sul come approcciarsi alla libertà. Venerdì 8 settembre nel teatro comunale di Trevignano va in scena Mario Perrotta, una delle voci più significative del panorama teatrale italiano, finalista per 11 volte ai premi Ubu (gli “Oscar” del teatro italiano). Il suo spettacolo “Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà”, è una ricerca sul senso della parola libertà ai nostri giorni attraverso i personaggi calviniani.

Sulla libertà di essere se stessi in rapporto agli altri e allo spazio che ci circonda verte anche un’originale performance di danza che vede in programma quattro repliche a Montebelluna nella giornata di domenica 10 settembre, in una proposta ideata grazie alla collaborazione ormai consolidata con Operaestate Festival Veneto. La giovane danzatrice veronese Lucrezia Gabrieli porta tra le piazze del centro e l’area di Santa Maria in Colle #sunflowerexperience, un atto di sensibilizzazione alla ricerca della vita essenziale che i partecipanti potranno godere indossando delle cuffie bluetooth.

Martedì 12 settembre ci sarà l’attesissima proiezione pubblica del cortometraggio “Una notte da ricordare”, esito del progetto di educazione al cinema “Beauty Storytellers”, condotto da CombinAzioni negli ultimi mesi in 10 scuole primarie e secondarie del territorio grazie al Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola. Il film, che nei prossimi giorni sarà proiettato anche nell’ambito Mostra del Cinema di Venezia, verrà presentato dal regista Marco Zuin, coordinatore scientifico del progetto, e dagli studenti delle scuole superiori protagonisti dell’iniziativa.

“Steli” è il titolo di un gioco emozionante adatto a tutto il pubblico, dai grandi ai piccini, un’installazione e performance della compagnia torinese Stalker Teatro dal forte impatto visivo e musicale che si terrà sabato 16 settembre in piazza Negrelli a Montebelluna. Il pubblico partecipante sarà coinvolto in un rito comunitario, una festa in cui steli colorati possono essere composti liberamente ma al tempo stesso vincolati da alcuni limiti.

La sera, nella vicina piazza Dall’Armi, sarà un’altra compagnia torinese ad arrivare a Montebelluna, ovvero l’Accademia dei Folli con lo spettacolo di musica e teatro “Songs of freedom”. Musica e libertà sono intimamente connesse, da sempre: con questo spettacolo il festival fa compiere al pubblico un viaggio vibrante, commosso e ironico che racconta la ricerca della libertà mescolando la canzone popolare con quella d’autore.

Il rapporto tra comportamenti individuali e condizione umana sociale è al centro anche delle canzoni con cui Cristina Donà saluterà il sorgere del sole al tradizionale concerto all’alba al vecchio cimitero di Santa Maria in Colle: domenica 17 settembre il cuore antico di Montebelluna ospita una tra le cantautrici più originali della scena musicale italiana. “DeSidera”: il titolo del concerto invita a immaginare orizzonti possibili e a scoprire le fragilità della nostra umanità al cospetto di ciò che siamo oggi e del pianeta che ci ospita.

– La libertà umana nei suoi rapporti con il Pianeta, con l’ambiente naturale e con il paesaggio è un’ultima pista di indagine del festival.

Tra i concerti in programma, CombinAzioni propone quest’anno un gruppo di riferimento per le giovani generazioni: gli Eugenio in Via Di Gioia. Nell’ambiente naturale delle grave di Ciano, sabato 9 settembre risuoneranno le canzoni della band vincitrice del premio Critica al festival di Sanremo 2020, capaci di mettere in luce la necessità di una riscoperta della natura, della libertà e delle relazioni. Le prevendite sono aperte sia online che presso il Cinema Italia Eden di Montebelluna.

Mercoledì 13 settembre a villa Onigo di Trevignano verrà inaugurata una mostra fotografica che sta girando l’Italia, dopo la prima tappa alla Triennale di Milano. Si tratta di “Va’ Sentiero”, con gli scatti della fotografa Sara Furlanetto, cofondatrice dell’omonimo progetto di giovani che ha realizzato la spedizione a piedi lungo il Sentiero Italia. La mostra, in collaborazione con il CAI Montebelluna, ritrae bellezza e decadenza delle Terre Alte d’Italia, proponendo il cammino come atto rivoluzionario e ricerca di libertà. Interverrà all’inaugurazione anche lo scrittore Davide Sapienza, creatore delle camminate geopoetiche.

Infine domenica 17 settembre una passeggiata lungo la superstrada Pedemontana Veneta, organizzata nel territorio di Trevignano con la collaborazione del Museo di Geografia dell’Università di Padova, proporrà riflessioni sul tema della libertà umana che si fa paesaggio. Guidati dal noto scrittore Matteo Melchiorre, i partecipanti percorreranno uno degli “agritour dei cavedin” lungo un percorso in cui il territorio è esito di un equilibrio tra uomo e natura, tra libertà e limite, che caratterizza in modo particolare la nostra regione.

Quattro workshop per sperimentare forme di libertà

Story trekking. Esercizi di libertà
Sabato 9 il festival apre l’ex polveriera del Montello, abitualmente chiusa e segreta, che sarà punto di partenza per un esercizio di libertà. Le suggestioni del luogo e i passi lenti del cammino sono stimoli per condividere storie, ricordi o invenzioni. Confronto e creatività sono gli attrezzi per comporre una mappa emotiva sul significato della libertà, firmata dai partecipanti. Laboratorio ideato e condotto da Sabrina Fantini.

Educare alla libertà
Lunedì 11 un incontro dedicato ai docenti delle scuole primarie e secondarie tratterà diversi aspetti dell’educazione alla libertà nelle società democratiche, a partire dal pensiero di Maria Montessori e dai concetti di etica, autonomia e responsabilità.

Ex-primere per in-primere. Segni di teatralità come sinonimo di libertà
Un laboratorio teatrale, condotto da Lorenza Bavaresco (Kyrkos Teatro) sabato 16 e domenica 17 a Volpago, è l’occasione per esprimere se stessi e lasciare segni attraverso guardi, gesti, azioni, oggetti, con il corpo e la voce. Il teatro diventa mezzo per confrontarsi e interagire in libertà.

#KeyWords. Parole in azione
Sabato 16, il festival dà la possibilità al suo pubblico di fare un’esperienza creativa in uno dei più importanti musei europei della storia della stampa, la Tipoteca Italiana. Un’immersione nel mondo della tipografia e un’occasione per cercare le proprie parole di libertà.

Proposte per scuole secondarie
Il programma del festival propone tre appuntamenti aperti alla partecipazione delle classi delle scuole superiori interessate, per coinvolgere anche le giovani generazioni in una riflessione su libertà e ricerca di se stessi. Due i film in programma (“Be my voice” e “Into the wild. Nelle terre selvagge”) e un incontro su intelligenza artificiale e diritti umani.

Post-festival
Quest’anno il festival ha una coda lunga. A fine settembre due incontri d’eccezione chiuderanno un mese di intensi stimoli culturali.
Grazie alla collaborazione con la cooperativa sociale Kirikù, giovedì 28 settembre la villa Onigo di Trevignano ospita Tim Chapman, tra i massimi esperti mondiali di giustizia riparativa, per un incontro sul ruolo della comunità nella risoluzione dei conflitti e nella promozione della giustizia. Sabato 30 settembre infine, per la prima volta il festival si sposta anche fuori dai confini tradizionali, approdando a Pieve di Soligo in villa Brandolini. Alla coppia di filosofi più popolare d’Italia, ovvero Andrea Colamedici e Maura Gancitano, ideatori di Tlon e già apprezzati ospiti dell’edizione 2022 di CombinAzioni, il festival chiede una riflessione finale su un’idea di libertà capace di aprirsi agli altri. Prima del loro intervento, la presentazione di Beauty Storytellers in collaborazione con Fondazione Fabbri e un aperitivo con degustazione di prodotti locali a cura di Latteria di Soligo, storico partner di CombinAzioni che quest’anno celebra 140 anni di attività.

Info e prenotazioni
La prenotazione è sempre consigliata, mentre è obbligatoria per i workshop e per la passeggiata “Lungo la superstrada Pedemontana”.

Prenotazioni
– modulo online al sito https://combinazionifestival.it/
– email prenotazioni@combinazionifestival.it
– telefono 3454813756

Programma completo
https://combinazionifestival.it